Parlare in pubblico – senza paura

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Tenere un discorso davanti a una platea non è un atto spontaneo e, in genere, intimidisce e mette ansia. Riuscirci, però, è possibile: basta fare alcuni esercizi e seguire i suggerimenti degli esperti.

 

La paura di fare un discorso davanti a una platea è un sentimento comune, perché pochi nascono buoni comunicatori. La maggior parte delle persone lo diventa con le tecniche, la pazienza e l’umiltà. Tutti noi possiamo imparare a fare un discorso in pubblico, basta seguire alcuni accorgimenti. «Quando si ha davanti una platea, il terrore di non ricordare più le parole e che il cervello vada in tilt è abbastanza frequente. In realtà sono molte le paure più profonde: fare brutta figura, dimenticare il testo, dire cose non interessanti, trovare chi ti contesta» dice Roberta Bortolucci, esperta in psicologia del cambiamento e dello sviluppo professionale e personale a Bologna.

1.SCOPRI COME SUONA LA TUA VOCE Molte persone ritengono di avere una voce sgradevole al microfono. Tutti noi sentiamo la nostra voce attraverso un percorso uditivo interno e la tonalità non corrisponde a quella che arriva a chi ci è di fronte. Quando ci registriamo e ci ascoltiamo, non ci riconosciamo.

  • «Abituatevi ad ascoltarvi. Una buona tecnica è girare per casa con un registratore acceso in tasca. All’inizio sarete imbarazzati perché sapete che vi state registrando e misurerete i toni e le parole. In poche ore, però, tornerete alla vostra quotidianità, sarete spontanei, e alla sera potrete ascoltarvi mentre ridete, quando alzate il tono di voce, quando borbottate tra voi e voi. Una volta che vi troverete davanti a un microfono, non proverete più alcun senso di novità» dice Roberta Bortolucci.
  • «Un altro esercizio utile è videoregistrarsi mentre si prova un intervento a un convegno. Quando vi rivedete, però, togliete l’audio: vi permetterà di capire che impressione date in termini di gestualità, portamento, energia» consiglia l’esperta.

2. NON RIPETERE FRASI A MEMORIA «Divertite e divertitevi: inserite sempre esempi e storielle che vi riguardano, aiutano il pubblico a immedesimarsi con voi» suggerisce Bortolucci. «Inoltre, non imparate mai un discorso a memoria, è troppo alto il rischio di dimenticare una frase e di entrare nel pallone. Preparatevi alcune frasi-guida per entrare subito nell’argomento e possibilmente utilizzate le stesse per le slide» continua l’esperta. 3. SCEGLI IL MOMENTO GIUSTO Ognuno di noi ha situazioni in cui fa più fatica a comunicare. «Cercate di capire quando si verificano: quando siete nervosi? Se avete dormito poco? Alla mattina? Quando piove? Quando parlando dovete ottenere qualcosa? Se avete davanti una platea con più uomini o donne? Fatevi queste e altre domande e cercate di lavorarci per superare le dificoltà» spiega l’esperta. 4.NON TEMERE DI IMPROVVISARE… Non bisogna imparare a memoria il discorso, ma si possono avere dei fogli con frasi-chiave che indirizzino.

  • «Il problema dei fogli è che possono cadere e, anche se li raccogliete, quasi sempre si sono spaginati e voi non potete, davanti al pubblico, prendervi il tempo di risistemarli. Imparate la tecnica dell’improvvisazione».
  • Comprate una rivista su un argomento che non vi appartiene: scienze, filosofia o viaggi. Leggete un articolo e poi mettetevi davanti a uno specchio e provate a farne un argomento di comunicazione di cinque minuti, pensando di avere davanti un pubblico interessato» dice l’esperta.

5. …NE DI FARE SCENA MUTA Il timore di parlare in pubblico cresce più si avvicina il giorno dell’evento. Per quanto vi siate preparati il discorso, vi sembra di non sapere niente e una vocina dentro di voi vi sussurra: “E se fai scena muta?”. «La vostra mente vi sta preparando all’insuccesso. Lo fa per cautelarvi: se dovesse succedere sarete emotivamente preparati. Purtroppo, questa tutela ottiene il risultato opposto: vi spinge ad avere talmente paura da aumentare le probabilità di fare scena muta» spiega Bortolucci.

  • Bisogna adottare alcune tecniche di visualizzazione positiva. Sedetevi su una poltrona, chiudete gli occhi, mettete una musica di sottofondo e, come se foste un regista, iniziate a visualizzare voi che entrate nella sala: siete tranquilli, sorridere, la gente vi applaude. Immaginatevi mentre pronunciate il discorso, vedete gli sguardi attenti delle persone, il loro annuire con il capo per confermare i vostri concetti, sentite che state dicendo parole a loro utili.
  • Poi immaginate di terminare il discorso, ricevere gli applausi, stringere le mani e uscire. Quando immaginiamo qualche cosa, le sinapsi del nostro cervello si attivano come quando viviamo realmente un’esperienza.

RESPIRARE BENE PER ESPRIMERSI MEGLIO

Ogni volta che inspiriamo ci approvvigioniamo di aria, mentre espiriamo diffondiamo questa energia in tutto il corpo. Al contrario di quanto si crede, l’espirazione ci dà forza. Se avete paura, se vi sentite angosciati o se non vi sentite sicuri in una situazione, tentate un’espirazione lunga: vi calmerà, vi darà forza e sicurezza. Provate questi esercizi.

  • Inspirate l’aria lentamente attraverso il naso, con le labbra chiuse e poi espirate a lungo e molto leggermente attraverso le labbra tenute socchiuse. Ripetere per cinque volte.
  • Per favorire l’autocontrollo inspirate lentamente dal naso mantenendo la bocca chiusa, circa due secondi. Mentre state inspirando contraete il diaframma e sollevate le costole, stando attenti a non muovere né la testa né il collo che devono rimanere dritti.
  • A questo punto, trattenete il respiro contando fino a otto e poi espirate dalla bocca velocemente, come se spegneste una candela, cercando di rilassare il diaframma e abbassare le spalle più che potete. Ripetere questa respirazione cinque volte di seguito.

 

Servizio di Ilaria Dioguardi, VIVERE SANI E BELLI, 8 Aprile 2016

Con la consulenza di Roberta Bortolucci, esperta in psicologia del cambiamento e dello sviluppo professionale e personale a Bologna

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