Le imprese create da donne poggiano su due grandi colonne: la prima è di partire da grande passione che diventa poi un lavoro, la seconda è di essere molto brave a recepire i bisogni del mercato e, rispetto a questi, creare prodotti innovativi.
Le statistiche ci dicono anche che in Italia le donne che fanno impresa creano micro imprese, per una certa difficoltà ad approdare ai finanziamenti e nello stesso tempo però le imprese femminile hanno un indice di fallimento minore di quello maschile e sono più attente a una cultura etica del lavoro e all’ambiente.
Qual'è il problema – qual'è il bisogno
Troppe volte le donne, pur avendo alte competenze, non riescono a valorizzare se stesse, a rendersi visibili in azienda, a ottenere riconoscimenti.
Un problema che riscontro nella mia esperienza – dal 1990 sono consulente allo start up e allo sviluppo dell’imprenditoria femminile – è che le imprenditrici spesso fanno fatica ad assumere una visione strategica occupandosi molto della parte più pratica dell’azienda e vivendo le relazioni/network come un’attività da mettere in pratica quando rimane tempo.
Il mio intervento
Con attività di mentoring affianco l’imprenditrice per il rafforzamento della leadership strategica, consolidamento del self marketing, ampliamento delle strategie comportamentali per i luoghi di presa di decisione e miglioramento del rapporto tra vita personale lavoro.